E' un punto fondamentale della navigazione. Il punto stimato è situato sulla traiettoria che s'intende percorrere, ad una distanza m (dal punto di partenza) fornita dal solcometro o dedotta dalla velocità stimata.
Esso non individua la vera posizione della nave e difatti è chiamato punto stimato perché è calcolato con gli elementi della navigazione stimata, rotta e cammino, elementi generalmente affetti da errori:
1) l'errore sulla deviazione più o meno di 1°. Esso deriva dalla imperfetta determinazione delle deviazioni residue o da un cambiamento di queste nel tempo;
2) l'errore sulla declinazione che si ritiene sia più o meno 0°,2 gli errori sulle deviazioni delle girobussole sono minori,
3) con vento forte e con mare molto mosso si ritiene che sia l'angolo di scarroccio sia di 2°,5.
4) un errore per la deriva; anche se la corrente è segnalata, i suoi elementi ac e Vc sono sempre incerti;
5) errore di governo che è funzione del grado di perizia del timoniere; esiste anche , sia pure piú modesto, un errore anche nell'autogoverno con il giropilota;
6) un errore sul cammino effettivo che dipende da imprecisione dei solcometri e dalla nota limitazione dei dati da essi forniti. Un errore sul cammino deriva anche dal mal governo della nave;
7) errore dovuto dalla forza deviante terrestre. E' piccolo, generalmente trascurabile, eccetto le navi molto grandi.
Si può concludere che esistono, in condizioni normali un errore sulla rotta di più o meno 2 ° ed un errore sul cammino di m/20.
Conseguenza di queste considerazioni: il punto stimato, pur essendo un punto fondamentale della navigazione, è sostanzialmente un punto errato o per meglio dire un punto indeterminato.
Quadrilatero e calotta di certezza.
Si imposta una dimostrazione, partendo da un errore sulla Rv di + o - 2° e sul cammino m di m/20 per calcolare, in funzione di m dato dal solcometro il massimo errore del punto stimato. Per massimo errore « es » si intende la massima distanza che separa il punto stimato da 'un possibile punto nave.
Dal punto A , rappresentativo del punto di partenza, si traccia una semiretta Ar inclinata rispetto a Nv dell'angolo Rv; si tracciano quindi due semirette A - r' inclinate di Rv - 2° ed Rv + 2°.
Poi con il compasso si fa centro in A e con una prima apertura uguale ad m si traccia l'arco di cerchio M N;
poi con raggio m - m/20 si descrive l'arco RS, ed infine con raggio m+ m/20 l'arco L K .

La figura R S L K è chiamata « quadrilatero di certezza » della stima.
Il punto nave si troverà certamente in un punto di tale figura. Il punto Ps indica la posizione in cui la nave può trovarsi con qualche probabilità in piú rispetto agli altri punti, giudicando con gli elementi a disposizione; pertanto esso viene preso come punto di riferimento per la successiva navigazione, pur con le dovute cautele.
Il punto L (o K) è il punto del quadrilatero di certezza piú lontano da Ps.
La distanza es tra Ps ed L misura dunque l'errore di stima.